Kickstarter e giochi da tavolo: l’esperienza di Tabula Games
Ormai da diverso tempo la piattaforma Kickstarter è diventata fondamentale nell’aiuto alla produzione di tanti giochi da tavolo. Dalle sue campagne di crowdfunding sono usciti alcuni dei titoli attualmente più quotati (i vari Zombicide, Gloomhaven, Scythe…).
Se non sapete come funziona, il sito Kickstarter, così come piattaforme analoghe, permette a chi ha un progetto di presentarlo e spiegarlo prima della sua realizzazione, di impostare il budget necessario per arrivare alla sua produzione e di determinare una deadline per la raccolta dei fondi. Una volta lanciata la campagna, i fan o chiunque trovi interessante l’idea può “pledgarla”, ossia finanziarla. Qual è il vantaggio di finanziare su Kickstarter? Ovviamente la consapevolezza di aver supportato un lavoro che riteniamo meritevole, ma anche avere il gioco ad un prezzo che spesso è più conveniente di quello che sarà il prezzo nei negozi e soprattutto avere accesso agli strech goal, ovvero dei contenuti aggiuntivi succosi e inediti, dedicati solo a chi partecipa al Kickstarter e che si sbloccano man mano che aumentano le donazioni.
Tra le case editrici che stanno sfruttando appieno il potenziale di Kickstarter c’è Tabula Games, giovane realtà che ha deciso di puntare sul crowdfunding per tutti i suoi progetti. Abbiamo incontrato Alessandro Veracchi, fondatore di Tabula Games, e gli abbiamo fatto qualche domanda:
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Come mai avete deciso di proporre i vostri progetti esclusivamente tramite Kickstarter?
Kickstarter è una piattaforma che ci permette di fare cose altrimenti impossibili per un editore indipendente. Tramite Kickstarter possiamo raggiungere una comunità vibrante ed entusiasta capace di condividere la nostra stessa visione e supportare quello che vogliamo fare. Questo ci permette di creare dei giochi che non potremmo mai realizzare tramite i canali di distribuzione classici, dato che possiamo offrire molto di più ad un prezzo decisamente minore rispetto a quella che sarebbe la normale distribuzione. Questo ci permette di investire su componenti e
dettagli che per un giocatore fanno la differenza.
Ci raccontate la vostra esperienza? Come sono andati i vostri progetti finora?
La nostra esperienza con Kickstarter è stata impegnativa e molto positiva. La nostra prima campagna, Jewels, è stato un piccolo esperimento per comprendere come funziona la piattaforma e le possibilità che è in grado di offrire. Con Barbarians: The Invasion abbiamo dato il 110% progettando un gioco con l’obiettivo di creare qualcosa che tutti i giocatori avrebbero potuto amare. Affrontare una campagna di Kickstarter è una sfida impegnativa ed emozionante con tantissime cose da coordinare e preparare per poter massimizzare le proprie possibilità di successo. Fino a che non pubblichi la campagna online è impossibile prevedere la reale reazione del pubblico, quindi premere il pulsante “Launch Now” significa vedere in un solo momento il risultato di mesi e mesi di lavoro. La sera in cui abbiamo lanciato la campagna
siamo rimasti in ufficio fino alle quattro di mattina, impegnatissimi a rispondere a tutti i commenti ed a preparare update e stretch goals. E poi di nuovo in piedi dopo poche ore di sonno, pronti ad affrontare tutto ciò che una campagna ti mette davanti. Durante una campagna di Kickstarter si è sotto i riflettori per un mese, in contatto costante con i propri backers ed in una conversazione continua e piena di stimoli, idee e feedback. Non ci sono altre esperienze simili alla gestione di una campagna e chi ne ha affrontata una può confermarlo!
Come scegliete i giochi da produrre?
Per prima cosa, i giochi devono piacerci e divertirci, essendo noi stessi giocatori questa è la condizione sine qua non: devono essere giochi di una certa complessità e capaci di garantire un’esperienza divertente. Poi abbiamo molto a cuore meccaniche particolari ed innovative,
come è il Vulcano in Barbarians: The Invasion. Ci piace poter proporre cose interessanti che suscitano la curiosità e la fantasia dei giocatori. Infine, riteniamo anche importante la presenza di elementi che funzionino bene con Kickstarter, come ad esempio componenti che possono
essere rappresentati tramite miniature. Barbarians: The Invasion è un chiaro esempio di tutto questo. Anche solo con il prototipo siamo riusciti ad entusiasmare un personaggio come Rahdo, che come molti sanno è un giocatore dai gusti molto esigenti e rappresentativo di un’ampia fascia di pubblico. Sapere che il nostro gioco piace ad una persona come lui, per noi è riprova che siamo riusciti nel nostro intento.
La necessità di richiedere fondi agli utenti influenza il vostro modo di presentare i progetti?
Sì, ogni progetto deve essere presentato nel migliore dei modi su Kickstarter. È importante mostrare la vera essenza del gioco e tutto quello che il giocatore riceverà. Anche se durante la campagna ci sono elementi grafici provvisori o alcuni componenti ancora in stato di prototipo,
bisogna sempre mostrare la propria visione e gli obiettivi che ci si aspetta di raggiungere. I backer sono persone esigenti ed è importante prevedere le domande che si potranno porre riguardo al gioco e fornirgli tutte le risposte nella pagina di Kickstarter. Inoltre, Kickstarter è un ambiente supercompetitivo in cui si è costantemente in lotta sia con tutte le campagne live, che con quelle non live. Infatti i piccoli editori vengono generalmente percepiti alla stessa maniera di aziende leader di mercato come CMON. Aziende che grazie al loro ampio accesso a risorse e budget di ampia portata sono capaci di offrire moltissimo a prezzi relativamente bassi, dettando uno standard e delle aspettative a cui devono adeguarsi tutti, piccoli editori (come noi) compresi.
Quanto ritenete importante l’esistenza di piattaforme come Kickstarter oggi, e come pensate che si evolverà il loro ruolo nel mondo del gaming nei prossimi anni?
Per farla semplice, senza Kickstarter noi ed i nostri giochi non esisteremmo! Il crowdfunding permette a nuove realtà di emergere, dandogli la possibilità di creare prodotti irrealizzabili fino a poco tempo fa. Questo dà molta più libertà a chiunque voglia creare un gioco, dato che ora
possono agire al di fuori delle logiche di edizione tradizionali. Siamo sicuri che in futuro il crowdfunding continuerà ad essere una parte fondamentale del mondo dei giochi da tavolo e che possa coesistere in pieno con la classica editoria e distribuzione, dato che rispondono ad
esigenze vicine, ma differenti. Attorno al mondo dei giochi da tavolo si sta creando un ecosistema molto particolare, come nel caso di youtuber che si stanno specializzando nel proporre prototipi di Kickstarter e grazie a community che nascono attorno a questo fenomeno.
Noi pensiamo che questo sia un processo naturale, legato alla volontà condivisa fra giocatori di comunicare le proprie esperienze ed opinioni e che si sposi perfettamente con Kickstarter.
Avete altri giochi in fase di sviluppo?
Si! Ancora è tutto molto top secret, ma entro breve dovremmo anticipare un po’ di dettagli! Siamo sicuri che se vi è piaciuto Barbarians: The Invasion, adorerete anche questo! Se volete essere fra i primi a scoprirne i dettagli, seguiteci su Facebook o iscrivetevi alla nostra
newsletter!
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Ringrazio Alessandro per questa intervista e faccio a Tabula Games l’in bocca al lupo per i prossimi progetti!
Trovate tutte le informazioni su Tabula Games nel loro sito: https://tabula.games/
Contatti:
Facebook https://www.facebook.com/tabulagames/
Newsletter https://tabula.games/newsletter/
E voi sfruttate spesso la piattaforma Kickstarter per finanziare giochi da tavolo? Qual è l’ultimo Kickstarter che avete acquistato? 🙂
Da un lato sono d’accordo sulle opportunità che il crowdfunding può offrire, dall’altra, guardando le statistiche, non sono convinto che sia il bene del settore…
Saltando il distributore, viene meno una parte di quality control ed il risultato è che la grande maggioranza dei progetti kickstarter risulta in un prodotto mediocre o peggio.
Non penso che inizierò a finanziare progetti nuovi, ho bisogno di leggere molti pareri prima di convincermi, magari provare con mano, non mi posso accontentare di quello che mi dice il produttore o gente coinvolta nel progetto a vario titolo. Altra storia per i reprint…
Non posso non citare, ogni volta che si affronta questo argomento, l’esperienza del povero disgraziato che ha speso 16000$ in più di 100 giochi e contava sulle dita di una mano quelli che ne erano valsi la pena…
https://www.reddit.com/r/boardgames/comments/700jrz/an_epiphany_after_25_years_backing_board_games_on/
In più ho paura di cadere vittima della cosiddetta FOMO, ovvero fear of missing out, un processo mentale pericoloso che può spingere a spendere cifre esorbitanti in tutti i progetti per paura di perdersi i contenuti esclusivi o di non esserci stato quando succederà il prossimo gloomhaven…
Just my two cents 😉
Ciao! Grazie mille per aver condiviso il tuo parere. Io non seguo il mercato dei Kickstarter da molto, ma devo dire che ultimamente mi sembra di vedere tanti prodotti di qualità (sicuramente altrettanti prodotti scarsi sono presenti sulla piattaforma). I giochi che ho acquistato su KS sono stati soddisfacenti, ma la mia esperienza è limitata. Difficilmente si riesce a risparmiare e sempre più spesso la consegna dei KS avviene dopo l’uscita del gioco nei negozi, ma mi piace l’idea di contribuire alla nascita di un gioco che altrimenti potrebbe non vedere la luce 😉