Ti Consiglio un Gioco – FIVE TRIBES
Transcript del video Ti Consiglio un Gioco – FIVE TRIBES
Five Tribes è acqusitabile in italiano su Amazon: https://amzn.to/2nDwzGa
Benvenuti ad una nuova rubrica, in cui ad ogni episodio vi consiglierò un gioco da tavolo. Passerò in rassegna soprattutto i giochi presenti nella mia collezione, vi spiegherò a quali persone e a quali situazioni potrebbero essere adatti. Saranno sia giochi di cui ho già realizzato un tutorial, ma soprattutto titoli a cui non ho avuto modo di dedicare un tutorial. Non mi soffermerò sulle regole, ma cercherò di darvi un’idea del tipo di gioco, del flavour, dell’esperienza che promette. Saranno video più veloci e più visuali, con riprese dettagliate dei materiali. Saranno consigli pensati anche per chi si sta avvicinando al mondo dei giochi da tavolo quindi segnalerò anche titoli introduttivi e spazierò di più tra i vari generi. Alla fine del video segnalerò anche titoli simili a quello di cui vi parlo, per approfondire un genere o un tema.
Sono ben accetti consigli, quindi scrivetemi nei commenti se vi può interessare questo format e se avete suggerimenti per migliorarlo.
Iniziamo subito, vi consiglio Five Tribes.
Five tribes è un gioco del 2014 di Bruno Cathala, edizione Days of Wonder. E’ un gioco di difficoltà MEDIA, adatto ad un gruppo da 2 a 4 giocatori, il tempo da investire in una partita è all’incirca 60-80 minuti.
Il sultanato è composto da una griglia 5×6 di tessere, su ognuna si posizionano 3 meeple, ovvero gli omini colorati,ognuno con un’abilità diversa. Lo scopo del gioco è ottenere il maggior numero di punti vittoria prendendo possesso di più caselle possibili e acquisendo geni e set di merci.
Con un giro di offerte in monete si stabilisce l’ordine di turno per il round in corso, poi i giocatori in ordine effettuano la propria mossa: si prelevano tutti i meeple da una casella non vuota a scelta e con il meccanismo della mancala, un antichissimo gioco, si segue un percorso di casella in casella, muovendosi ortogonalmente, lasciando un meeple ad ogni passo effettuato. L’importante è che nella casella finale ci sia almeno un meeple dello stesso colore del meeple che si posiziona lì. A quel punto si prelevano tutti i meeple di quel colore dalla casella e se ne attivano le abilità prima di rimetterli nel sacchetto. Solo i meeple gialli e bianchi si tengono davanti a sé. I meeple verdi fanno prelevare carte risorse, che danno punti a fine partita in base ai set collezionati, i meeple rossi assassinano meeple sulla mappa o nella riserva degli avversari, i meeple blu fanno ottenere monete, i meeple gialli danno punti a fine partita, i meeple bianchi danno punti a fine partita e servono per evocare i geni, come vedremo in seguito.
Dopo aver prelevato i meeple, se la casella è vuota se ne ottiene il possesso, mettendo un cammello del proprio colore. Inoltre, si attiva sempre l’abilità della tessera, che permette di posizionare palme e palazzi, che moltiplicano i punti vittoria per chi controlla la tessera, prendere carte risorsa, oppure evocare geni scartando meeple bianchi e/o carte schiavo. I geni sono carte che danno punti vittoria a fine partita e poteri speciali per il prosieguo della partita.
Dopo che ogni giocatore ha svolto una mossa si ripristinano le carte e si rifa l’asta per l’ordine di turno. Si procede così finché non sono possibili ulteriori movimenti, oppure finché un giocatore non termina i propri cammelli. A quel punto si termina il round e si contano i punti vittoria. Si ottengono punti per le monete, le tessere controllate, le palme e i palazzi sulle tessere controllate, i meeple gialli e bianchi, set di carte merci.
Five Tribes è un gioco astratto, scacchistico, in cui ragionare su ogni mossa, anche per evitare di lasciare situazioni favorevoli agli avversari. Per questo motivo si rischia di soffrire della cosiddetta paralisi d’analisi, ovvero imbattersi in giocatori troppo riflessivi che allungano i tempi della partita. Il tema è solo accennato, ma aiuta a creare una grafica colorata e accattivante. Anche i 90 meeple di vari colori danno un bel colpo d’occhio e attireranno molti giocatori.
Lo consiglio a chi ama i giochi da scacchiera, come la dama o gli scacchi, in cui c’è un set ridotto di regole e lo sviluppo della partita è più o meno sempre simile. Non c’è una scelta ampia di azioni possibili, ma la variabilità di combinazioni da calcolare è data dalle situazioni che si vengono a creare di volta in volta.
Se vi ispira il meccanismo della mancala, ma volete vederlo inserito in un gioco più vario e complesso, vi suggerisco Trajan.
Se vi piace il tema da mille e una notte, ma vorreste vederlo più sviluppato, vi consiglio Tales of the arabian nights.