La ludoteca #3 – I coloni di Catan Tutorial
Ciao ragazzi! Seconda puntata de La ludoteca. Anche oggi vi ho portato un classico, un gioco del lontano 1995. Oggi vi presento: I coloni di Catan.
Setup e regole:
Il setup prevede la creazione dell’isola di Catan, formata da tanti terreni diversi di forma esagonale. I terreni sono pascoli, montagne, foreste, colline e 1 deserto. La disposizione degli esagoni può essere fatta casualmente, oppure seguendo lo schema suggerito sulle istruzioni. L’isola è circondata da una cornice di mari, e ha dei porti che vi si affacciano.
Partendo da un esagono a scelta, si dispongono i segnalini con le lettere dell’alfabeto, uno per terreno, procedendo in senso orario e a spirale, saltando il solo deserto. Una volta distribuiti tutti i segnalini, vanno girati dal lato con i numeri.
Accanto al tabellone trovano posto le carte che rappresentano le risorse prodotte dai vari tipi di terreno. Nello specifico, la montagna produce minerale, i pascoli producono lana, le colline argilla, i campi grano, le foreste legno.
Accanto a queste, disponiamo a faccia in giù le carte sviluppo, la carta Il cavaliere più potente,e la carta La strada più lunga.
Ogni giocatore riceve, nel suo colore, strade, colonie, città, e una carta riassuntiva dei costi di costruzione.
Il brigante va posizionato sul deserto.
Ad inizio partita ogni giocatore deve posizionare due colonie e due strade. Il primo giocatore posiziona la prima colonia, in un’intersezione tra esagoni, e adiacente ad essa il suo primo tratto di strada. Lo stesso fanno tutti gli altri partecipanti. Infine, a giro inverso, partendo dall’ultimo giocatore, tutti disporranno anche la loro seconda colonia, con adiacente strada. Una colonia non può essere posizionata ad un’intersezione adiacente ad un’altra già occupata, è necessario lasciare almeno un’intersezione vuota. Alla fine di questo processo, tutti i giocatori ricevono le risorse relative ai terreni adiacenti alla seconda colonia che hanno posizionato.
Lo scopo del gioco è arrivare a 10 punti vittoria. I punti si fanno in questi modi: possedere una colonia vale 1 punto, possedere una città vale 2 punti, aggiudicarsi le carte Il cavaliere più potente e La strada più lunga valgono 2 punti ciascuno, inoltre ci sono dei punti vittoria tra le carte sviluppo.
Vediamo nel dettaglio come funziona. Ogni giocatore al suo turno lancia i dadi, il numero ottenuto è quello del terreno che si attiva in quel turno, e che produrrà la relativa risorsa che, presa dalla riserva, andrà ad ogni giocatore che ha una colonia in un angolo dell’esagono attivato. In questo caso il rosso guadagna un grano. Se il giocatore avesse una città guadagnerebbe due risorse di quel tipo.
Successivamente il giocatore di turno può compiere una o più azioni tra queste:
scambiare risorse: che si può fare contrattando con gli altri avversari, oppure scambiando risorse con la riserva per un rapporto di 4 a 1 (ovvero 4 risorse uguali per una a scelta). Se un giocatore ha una colonia o città in un porto, gli scambi saranno più favorevoli. In questo porto le risorse si scambiano per 3 a 1, e in questi porti specializzati, bastano 2 risorse uguali per ottenerne una del tipo indicato.
Costruire: se ha in mano le risorse necessarie, come indicato dalla carta riassuntiva, il giocatore può scartarle e ottenere una nuova strada, colonia, o città (da sostituire ad una colonia già esistente).
Pescare una carta progresso, pagando il costo indicato.
Giocare una carta progresso acquistata in un turno precedente a quello dell’acquisto.
Se il tiro di dadi corrisponde ad un terreno non occupato da nessuno, si salta la fase di produzione risorse, ma il giocatore di turno può comunque effettuare le altre azioni.
Se il risultato dei dadi è 7, entra in azione il brigante, viene spostato dal giocatore di turno in un esagono a scelta, e quel terreno sarà inutilizzabile fino a che qualcun’altro non sposterà nuovamente il brigante. Successivamente pescherà a caso una carta dalla mano di un avversario, e tutti i giocatori con più di 7 carte in mano saranno obbligati a scartarne la metà.
L’altro modo per spostare il brigante è pescando la carta cavaliere tra le carte progresso, che ha lo stesso effetto.
Al primo giocatore che utilizza 3 carte cavaliere (che una volta giocate vanno tenute a faccia in su davanti a sè) va la carta Il cavaliere più potente che vale 2 punti vittoria, e che gli può essere sottratta nel momento in cui un altro giocatore giochi un numero più elevato di carte cavaliere.
Allo stesso modo, il primo giocatore che realizza un tratto di strada formato da 5 o più segmenti continui (non valgono le biforcazioni) ottiene la carta La strada più lunga, con i rispettivi punti vittoria, di cui resta in possesso fintanto che nessun altro costruirà una strada ancora più lunga.
Il primo giocatore ad arrivare a 10 punti, è il vincitore.
Prime mosse:
Vediamo come iniziare una partita ai Coloni di Catan.
Il rosso deve posizionare la sua prima colonia, la scelta iniziale è fondamentale. Il consiglio è di scegliere l’angolo di un esagono adiacente a 3 terreni diversi, così da avere accesso al maggior numero di risorse. Se non è possibile, le risorse su cui puntare inizialmente sono quelle necessarie per le strade e le colonie, ma fate attenzione ad avere accesso al minerale, perché per le città ne servono 3 per volta. In questo esempio, questo potrebbe essere un buon punto di partenza, ipotizzando in seguito di espandersi in questa direzione, oppure verso un porto, per avvicinarsi alla pietra, che per ora ci manca.
Se ne avete la possibilità, posizionatevi adiacenti ad un esagono con un 6 o un 8, che sono i numeri statisticamente più probabili con un lancio di due dadi, quindi saranno i terreni quelli che produrranno più spesso. Se ci fate caso, i numeri sui segnalini hanno dimensioni sempre più ridotte in base alla frequenza con cui ci si aspetta che quei numeri escano, dai grandi 6 e 8, ai minuscoli quanto improbabili 2 e 12.
Se si riesce, la seconda colonia può già essere posizionata collegata alla prima da due pezzi di strada, ponendoci in vantaggio per ottenere la carta la strada più lunga.
Mettersi troppo vicini agli avversari può essere un problema, e rischiamo di vederci interrotte le nostre strade.
Poi iniziano i turni con i lanci di dadi di tutti i giocatori, che comportano una buona dose di fortuna. Non ci soffermiamo su questa fase di raccolta risorse, ma non appena si hanno le risorse necessarie, consiglio sempre di costruire per espandersi nella direzione desiderata ed accaparrarsi i terreni migliori.
Se si vuole migliorare una colonia in una città, può essere una buona idea farlo prima per quelle risorse che scarseggiano, quindi ad esempio questo esagono produrrà poco perché accanto ad un 12, ma la volta che produce ci darà direttamente due risorse. Acquistare qualche carta progresso nel corso della partita è sempre buona norma, sono utilissime sia quelle con i punti vittoria, sia quelle con i benefici per costruire elementi gratuiti.
Non sono una grande fan del puntare sul Cavaliere più potente, anche perche dipende molto dalle carte che vi capitano, ma se il caso vi regala tante di quelle carte, è bene puntarci.
Impressioni
Catan è uno dei capi saldi del gestione risorse, ha fatto scuola , ed è rimasto lui stesso un gioco molto conosciuto e diffuso tutt’ora. Ne sono uscite tantissime espansioni, versioni con le carte, con i dadi e chi più ne ha più ne metta.
Il gioco è abbastanza semplice da spiegare, è un ottimo entry level per neofiti. Ha uno svolgimento lineare, le azioni possibili sono poche e per questo può stufare più di altri giochi simili. In particolare la fase di raccolta risorse può essere piuttosto lunga se i dadi non girano come dovrebbero. ma anche Catan nasconde delle insidie: ad esempio 10 punti da raggiungere per vincere sembrano pochi, ma in realtà a volte si arranca: costruire non è così facile, le risorse scarseggiano sempre e non c’è un tipo predominante, sono tutte utili a loro modo. Senza dei compagni di gioco disposti a trattare, gli scambi diventano difficili. Inoltre c’è l’incognita delle carte da 2 punti, il cavaliere più potente e la strada più lunga: non si è mai sicuri di esserne il possessore fino alla fine.
Il gioco recita da 3 a 4 giocatori, ma… se volessimo giocarci in due? Seguite il link qui sopra per scoprire se è possibile nella mia nuova rubrica Giocare in due!
Alla prossima e buon gioco!f